Discorso degli ambasciatori junior in visita a Bruxelles

Durante l'incontro con l'eurodeputato De Meo Salvatore e il responsabile stampa nazionale del PPE

06/12/2022

Buongiorno a tutti, sono Giulia Cardinale dell' Istituto d'Istruzione Superiore "Gobetti-de Libero" di Fondi. Sono ambasciatrice junior del Parlamento Europeo presso la mia scuola, che dall'anno scolastico 2021/2022 è stata nominata Scuola Ambasciatrice del Parlamento Europeo, in seguito all'adesione al progetto EPAS.

In questa straordinaria esperienza a Bruxelles non sono sola ma in compagnia degli ambasciatori Junior e Senior del mio Istituto, che in questo momento rappresento e a nome dei quali parlo.

Porto i saluti della nostra Dirigente Scolastica, la prof.ssa Rosalba Rosaria Bianchi, e di tutta la comunità scolastica e un ringraziamento speciale all'eurodeputato Salvatore De Meo, che ha sempre seguito con interesse e supportato le attività e la formazione di noi ambasciatori ma soprattutto, con la nostra presenza qui a Bruxelles, in questo luogo così ricco di significato, ci ha permesso una conoscenza profonda e diretta delle istituzioni e della cittadinanza europee.

Questa visita a Bruxelles rappresenta per noi uno dei momenti più importanti e significativi del progetto EPAS, un percorso annuale di formazione che mira a trasformare le scuole in vere e proprie "ambasciate" dell'Unione, avvicinando gli studenti all'Europa e alle sue istituzioni, favorendo l'interazione tra gli studenti e gli eurodeputati, fornendo informazioni utili sulle opportunità di formazione e lavoro, che essa offre, ma soprattutto ci ha permesso di comprendere che è possibile partecipare attivamente ai processi democratici dell'Unione Europea.

Oggi noi giovani viviamo in uno scenario molto complesso, esigente e mutevole, dominato da tanti luoghi comuni .... luoghi comini che non risparmiano neppure l'Unione Europea. Ma un anno di EPAS ci ha fatto capire cosa significa concretamente essere cittadini europei.

Essere cittadini europei non confligge con l'essere cittadini italiani ma implica una dimensione di complementarietà. Ed è proprio a questa consapevolezza che siamo giunti attraverso questo nostro percorso formativo.

Abbiamo capito che conoscere il funzionamento dell'Unione Europea non solo incoraggia la partecipazione democratica e civile di noi giovani ma crea le condizioni adatte all'impegno sociale e interculturale e al volontariato.

Ed oggi più che mai, in questa Europa turbata dalla guerra, da una grave crisi energetica, economica e di "valori", noi giovani con una cittadinanza attiva e partecipe possiamo e vogliamo fare la differenza.

Grazie per l'attenzione.